
Entrambi sono cacciatori e la loro sopravvivvenza dipende dalla caccia.
Il lupo caccia per se e per la sua famiglia, difende il suo territorio dagli altri lupi, come l'indiano lo difende dalle tribù nemiche.
Entrambi sono obbligati ad essere individui forti, non sono nemici in competizione ma creature di uguale importanza nel disegno del Grande Spirito.
Il lupo è rispettato per la sua pazienza e perseveranza, armi da caccia importanti.
"Aver combattuto come un lupo" è un grande elogio ad un compagno.
Il lupo si muove silenziosamente e senza alcun sforzo, ma con uno scopo. Attento ai più piccoli mutamenti di ogni genere che lo circondano. Può vedere lontano e ha un udito sensibilissimo.
Quando un indiano entra nel territorio nemico vuole muoversi esattamente come un lupo e aver la sua percezione.
Per l'Indiano il lupo è un animale potente e misterioso, la maggior parte delle tribù lo crede un animale della medicina e la vita che svolge è di esempio alla famiglia:fornisce l'alimento per tutti, compresi i membri anziani e ammalati. Assiste la nascita e la crescita dei bambini. Difende il suo territorio da altri lupi.
Quindi è un totem e uno spirito guida ideale vista anche la sua capacità di rintracciare le prede e di resistere a lungo senza cibo.
Gli indiani come i branchi del Nord America e Canada sono nomadi perchè seguono i movimenti dei grossi erbivori e come i lupi si dividono e si uniscono in determinanti periodi dell'anno.
Gli erbivori si posizionavano nei territori di confine tra branchi e tribù diverse, dove la possibilità di essere cacciati era minore.
Per l'indiano la morte non era un evento tragico,l 'importante per lui è "morire bene", con dignità e coraggio. Questo regala al guerriero la gloria più grande;proprio come il lupo che affronta la sua preda, avviene una "conversazione di morte" dove c'è un accordo spirituale tra vittima e carnefice.
Come fa il lupo, gli indiani Cree dell'Alberta attiravano i bisonti sul ghiaccio dove potevano esser facilmente uccisi. Gli indiani e i lupi del Pueblos in Arizona cacciavano i cervi facendoli correre sino a sfinirli. Gli indiani Shoshoni nelle praterie, si coprivono con pelle di lupo e attiravano e uccidevano le evasive e curiose antilopi facendo fluttuare una striscia di pelame a modi coda.
Un Sioux chiamato Ghost Head, in occasione delle battaglie, portava una pelle di lupo legata stretta in vita. La sera accendeva un piccolo fuoco, affumicava la pelle con una specie di ierocloe e cercava di allinearsi con lo spirito lupino in essa rappresentato, chiedendo che la presenza dei nemici gli fosse rivelata dai lupi (veri) presenti, considerati i suoi aiutanti.
Alcuni guerrieri Chayenne nel cui nome era presente il lupo diedero prove di straordinario coraggio in battaglia. Uno di essi era , ricordato per una battaglia avvenuta a Beecher's Island, in Colorado, il 17 settembre 1868. Cinquantatre soldati e scout civili furono trincerati nel letto asciutto di un fiume, tutti armati del nuovo fucile Spencer e del nuovo revolver dell'esercito Colt. Il primo assalto indiano fu respinto con una scarica di fuoco fulminante. La seconda carica, guidata da Wolf Belly, fu anch'essa rintuzzata, ma l'indiano andò a finire completamente oltre le trincee nemiche e, in scherno ai bianchi, le attraversò più e più volte. I bianchi pensarono che fosse pazzo. Non lo colpì nemmeno una pallottola.
Un altro sciamano Chayenne, Wolf Man, fu ritenuto a prova di proiettile dopo una battaglia sul fiume Powder nel Wyoming, nel 1865 quando, colpito da due pallottole, se le scrollò semplicemente di dosso.
Per finire vi ricordo Piccolo lupo(vedi articolo "strage di Fort Robinson").
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